Benvenuti, vi invito a percorrere con me una storia, piccola forse, ma che scorre nel cuore di chi ha il coraggio di amare profondamente. È una storia che parla di passione, di amore senza compromessi, e di una terra che nonostante i suoi dolori e le sue cicatrici, conserva in sé una bellezza che sa di eterno. Una storia d’amore tra un amante, il vino, e la sua amata terra, che non ha paura di sfidare il tempo e l’oblio, pur di restare viva.

Questa terra, che potrebbe sembrare nascosta ai più, è quella dei Forni Savorgnani, un angolo di Carnia, nel Nord Ovest del Friuli, dove la natura regna sovrana e la storia si intreccia con la fatica di chi ha camminato su questi sentieri. Qui, tra montagne e valli, si è forgiato un legame che non è solo di terra e lavoro, ma di radici che affondano in un passato segnato da lotte e sofferenze, dove la bellezza è stata per lungo tempo offuscata dalla durezza di un clima e di una vita difficile.

Eppure, è proprio qui, tra questi angoli di mondo che il vino nasce, proprio come un amore segreto, delicato e potente, che chiede di essere ascoltato. La terra dei Forni è una terra di grande bellezza, anche se spesso maltrattata, dimenticata, perché non è mai stata facile da domare. Ma non è forse proprio nelle cose difficili che si nascondono le storie più belle?

Ecco, in questo luogo ricco di contrasti, il nostro amante – il vino Solaris – ha bussato alla porta del mio cuore, chiedendo di essere aiutato. Non è stato un incontro casuale: l’amante sapeva che io, messaggero e testimone di una promessa di amore, avrei potuto aiutarlo a portare il suo cuore alla terra che amava. Una terra che soffriva, che piangeva per la sua solitudine, ma che aveva ancora tanto da offrire, se solo qualcuno fosse stato disposto a credere in lei. Ed è così che, nel 2015, è iniziata una storia che continua oggi, vibrante di passione, nonostante le sfide e le difficoltà.

L’amore, si sa, è un fuoco che arde senza guardare in faccia le difficoltà, che sfida la ragione e crea disordine, ma proprio in quel disordine c’è la bellezza. Il vino e la terra, il Solaris e i Forni, sono legati da un filo invisibile che li spinge a cercarsi, a capirsi, a crescere insieme. È una storia fatta di speranze, di sogni, e di una grande voglia di riscatto.

La speranza è il motore che ci spinge ad andare avanti, giorno dopo giorno, cercando di costruire un futuro migliore, più luminoso, per chi ha creduto in questo sogno e per chi, ancora oggi, ha il coraggio di sognarlo. Come dicevano i vecchi film, “Non importa quanto tempo ci vuole, ma chi aspetti”.

In fondo, l’amore, come la terra, ha bisogno di tempo per crescere e maturare. Non è mai facile, ma la sua bellezza risiede proprio nella fatica di coltivarlo. Ed è con questo spirito che continuo il mio cammino, sperando che un giorno il matrimonio tra l’amante Solaris e la terra dei Forni sia il trionfo di una passione senza tempo.

Come disse Sant’Agostino, “La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio. Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle.” E proprio con quel coraggio, continuiamo a coltivare, a sognare, a credere che l’amore per questa terra possa portare, un giorno, i suoi frutti più dolci.